Nell’olio extra vergine di oliva sono presenti alcune sostanze responsabili delle sue qualità salutistico-nutrizionali, del suo profumo e del suo aroma. Tali sostanze sono chiamate “composti minori”. La presenza e la quantità dei componenti minori è fortemente influenzata dai processi produttivi cha vanno dalla coltivazione delle olive sino all’immagazzinamento e conservazione dell’olio. Più tali processi sono eseguiti a regola d’arte e con un obiettivo di qualità più il prodotto finale sarà ricco di componenti minori. Purtroppo i processi produttivi che perseguono la qualità sono da un lato più dispendiosi e dall’altro comportano una minore resa delle olive (minor olio prodotto a parità di olive) fattore quest’ultimo che si traduce comunque sempre in un aumento del costo del prodotto finale. Senza entrare nel dettaglio si vuole sottolineare come un olio venduto a 4-5 euro al litro è necessariamente diverso da un olio che ha un prezzo prossimo a 10-13 euro al litro e la differenza sta proprio nel contenuto di componenti minori ossia nelle sue caratteristiche salutari e sensoriali. Per un prodotto che si consuma quotidianamente o quasi non si può non avere la massima attenzione al momento della sua scelta. Quando i consumatori saranno educati a riconoscere le differenze tra un olio scadente ed uno di elevata qualità forse esisterà ancora chi opterà per un prodotto economico ma questo poco importa perché a quel punto si parlerà di una scelta consapevole e soprattutto in quel momento si potrà cominciare a vedere il comparto extra vergine crescere come lo è stato per quello del vino.